A SUA ALTEZZA EMINENTISSIMA IL PRINCIPE E GRAN MAESTRO E AL SOVRANO CONSIGLIO DEL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA.

Don Juan Antonio de Ybarra e Ybarra, maggiorenne, di nazionalità spagnola, Gran Croce di Onore e Devozione in Obbedienza del Sovrano Militare Ordine di Malta, Consigliere eletto del Sottopriorato di San Giorgio e San Giacomo e membro dell'Associazione Spagnola, [...], le cui ulteriori specifiche e firma risultano nel suo fascicolo di ammissione che si trova negli Archivi del Gran Magistero.

Si presenta con il più grande rispetto davanti a S.A. Em.ma il Principe Gran Maestro e al Sovrano Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta secondo le regole stabilite in diritto,

ESPONE:

Che mediante il presente esposto sollecita la revoca del Decreto 5503 del 1991 che autorizza l’Associazione Spagnola del Sovrano Ordine di Malta ad applicare la cosiddetta "prova inglese " per l'ingresso nel ceto di Onore e Devozione.

In base ai seguenti

RAGIONI IN FATTO

Primo.- La presente richiesta di revoca del Decreto 5503 del 1991 si basa sulla mancata attuazione della procedura legale stabilita, nella violazione del Diritto melitense e di quello spagnolo; nella ferita inferta agli usi e costumi storici dell'Associazione Spagnola; nella lesione dei diritti dei Cavalieri di Onore e Devozione e di Grazia e Devozione nell'Assemblea Spagnola e, per ultimo, che il Decreto fu emesso per via di errore.

Secondo.- Il 4 marzo del 1991, Don Antonio del Rosal y Granda, marchese di Sales, allora Presidente dell'Associazione Spagnola, inoltrò, senza tener conto della Deputazione nè dell'Assemblea Generale, una richiesta scritta al Sovrano Consiglio, chiedendo che due Cavalieri di Grazia e Devozione passassero al ceto di Onore e Devozione mediante la "prova inglese". Suddetta prova non esiste nelle norme legali dell'Associazione Spagnola né nell'ordinamento giuridico-nobiliare spagnolo. (Agli effetti di prova, e come da documento n°1, si designa lo scritto del marchese di Sales del 4 marzo 1991, che si trova negli archivi del Gran Magistero.)

Con data 22 Aprile 1991, il marchese di Sales inoltrò una nuova richiesta al Sovrano Consiglio, reiterando la sua anteriore petizione del 4 marzo. (Agli effetti di prova si allega, come da documento n°2, fotocopia dello scritto del marchese di Sales del 22 aprile 1991, il cui originale si trova negli Archivi del Gran Magistero.)

Su richiesta del Gran Magistero, il marchese di Sales rimandò una nuova richiesta scritta al Sovrano Consiglio con data 23 Aprile 1991, dal seguente contenuto: "Confermo che l'Associazione Spagnola ha adottato la prova inglese per tutti i suoi membri con carattere generale e ai fini opportuni". Questa affermazione del marchese di Sales non era conforme a verità perchè fino a quella data non esisteva tale approvazione da parte dell'Assemblea Generale, che è l'unico organo competente in Spagna per effettuare tale modifica. L'Assemblea Generale corrispondente all'anno 1991 si celebrò il 22 Maggio, ossia un mese dopo l'invio della richiesta scritta del marchese di Sales al Sovrano Consiglio nel quale affermava che l'Associazione Spagnola aveva adottato la "prova inglese". Nell'Ordine del Giorno della convocazione di detta Assemblea Generale non figura nessuna proposta di modifica delle Regole di Ammissione né delle prove nobiliari in queste contenute. Supponendo che la "prova inglese" fosse stata approvata in una posteriore Assemblea Generale senza la obbligatoria convocazione per modificare le Regole di Ammissione del 1965 -la cui validità è stata convalidata nell'Articolo 8 degli Statuti- questi accordi non avrebbero nessun valore per aver trasgredito il procedimento di modifica indicato nell'Articolo 53 dei propri Statuti. Non è nemmeno certo che la "prova inglese" fosse stata introdotta con carattere generale perché la Deputazione dell'Associazione Spagnola la applicò con carattere restrittivo e arbitrario. Il Presidente e la Deputazione mantennero il silenzio. Non comunicò la nuova "prova" a tutti i membri dell'Associazione nè modificò il testo degli Articoli 2 e 3 delle Regole di Ammissione, che formano parte del Corpo Legale dell'Associazione Spagnola. (Agli effetti di prova si designano gli Statuti del 1973-1995 e le Regole di Ammissione del 1965 dell'Associazione Spagnola, i cui testi si trovano presso il Gran Ministero. Si allega inoltre, come documento n 3, fotocopia dello scritto del marchese di Sales del 23 Aprile 1991, il cui originale si trova negli Archivi del Gran Magistero; e come documento n 4, l'originale dell'Ordine del Giorno dell'Assemblea Generale del 22 maggio del 1991.)

Il 24 Aprile 1991, il marchese di Sales indirizzò un nuovo testo al Sovrano Consiglio chiedendo che "venga accettata dall'Associazione Spagnola la prova inglese, per la quale se si dimostra in linea diretta paterna la nobiltà per 300 anni, l'aspirante può entrare in Onore e Devozione. Questa istanza si fa sulla basa della grande importanza che tanto nei Regni di Pastiglia, Aragona e Contado di Barcellona, ha da sempre il primo quarto paterno su cui si basavano la antice Signorie e i titoli di Nobiltà in questi regni. Con questo si ristabilisce l'antico diritto nobiliare spagnolo." Con questo nuovo scritto il marchese di Sales cerca una giustificazione storica per l'applicazione della prova inglese in Spagna. Pronuncia affermazioni e concetti che nulla hanno a che vedere con il nostro diritto nobiliare e induce confusione. Al contrario di quello che afferma il marchese di Sales, le Signorie (oggi abolite) e i Titoli di nobiltà, nel diritto spagnolo, non sono vincolati alla predominanza dal primo quarto. Il principio di agnazione è eccezionale nel nostro diritto ed è relativo solo ad alcuni titoli nobiliari. L'Ordinamento nobiliare spagnolo non ammette distinzioni fra antico e moderno, Ci sono delle norme che vigono dal 1265 fino ai nostri giorni e ci sono altresì delle norme abolite. L'allusione che fa il marchese di Sales al ristabilimento dell' "antico diritto nobiliare spagnolo" risulta priva di senso. Il marchese di Sales agì in evidente mala fede durante tutto l’inoltro della pratica. (Agli effetti di prova si allega come documento n 5, fotocopia dello scritto del marchese di Sales del 24 aprile del 1991, il cui originale si trova negli Archivi del Gran Magistero.)

La mancanza di attinenza della nuova "prova" con il Diritto spagnolo viola l'Articolo 34, § 1, della Carta Costituzionale del Sovrano Ordine, che stabilisce che gli statuti delle Associazioni nazionali debbano essere redatti in accordo alla legislazione interna degli Stati nei quali hanno sede.

Terzo.- I ripetuti ricorsi originarono sospetti e dubbi nel Gran Magistero per cui il Segretario Generale per gli Affari Interni a.i., Fra' Norbert Kinsky, mandò un fax al marchese di Sales, in data 25 Aprile 1991 nel quale risulta quanto segue: "In sede di preparazione del Sovrano Consiglio del 26 Aprile S. A. Em.ma il Principe e Gran Maestro ha ritenuto troppo succinta la comunicazione (tuo fax del 23 Aprile) sull’adozione delle regole genealogiche britanniche chiedendo una più dettagliata specificazione della delibera adottata dalla Asociazione Spagnola su un argomento di tale importanza".In effetti, il cambiamento introdotto era d’importanza capitale per l'Associazione Spagnola, perchè riguardava la sua stessa essenza nobiliare. Come risposta al fax che precede, il marchese di Sales reiterò a Fra' Norbert Kinsky le falsità e le approssimazioni che erano state notate nei suoi scritti precedenti. (Agli effetti di prova e come documento n 6, si allega fotocopia del fax di Fra' Norbert Kinsky del 24 Aprile 1991, il cui originale si trova negli Archivi del Gran Magistero così come l'immediata risposta a seguire del marchese di Sales.)

Quarto.- Finalmente il Sovrano Consiglio nella sessione di Aprile 1991, approvò l'introduzione della "prova inglese" per l'Associazione Spagnola mediante il Decreto n° 5503. Questa approvazione venne fatta in base alle informazioni presentate dal marchese di Sales, che occultò costantemente al Sovrano Consiglio la omissione del procedimento obbligatorio che si sarebbe dovuto seguire per le modifiche dei requisiti di nobiltà stabiliti nelle vigenti Regole di Ammissione e la sua mancanza di legittimità per formulare questa petizione. Il marchese di Sales creò una apparenza di legalità che indusse il Sovrano Consiglio a emanare un Decreto che mai avrebbe promulgato se fosse stato a conoscenza della verità. Il Decreto entrò in diretto contrasto con gli Statuti e le Regole di Ammissione, cosa che ignorava il Sovrano Consiglio. I vizi di forma nella procedura precedente e l'errore non colpevole del Sovrano Consiglio rendono nullo in diritto il Decreto 5503.

Quinto.- L'applicazione della "prova inglese" nell'Associazione Spagnola costituisce una innovazione che ferisce il Diritto nobiliare spagnolo. Non è riscontrabile alcun elemento oggettivo nel nostro Diritto che prenda in considerazione un periodo di 300 anni di antichità nella nobiltà del primo quarto, per cui la sua introduzione risulta arbitraria, infondata nonché priva di senso storico e giuridico. Costituisce, pertanto, un inqualificabile attentato contro il nostro Diritto e la nostra Storia. Da tempo immemorabile è stata richiesta ai Cavalieri di Malta in Spagna la prova dei quattro quarti. Il Codice di Rohan, Titolo Secondo. Del Ricevimento dei Fratelli. Metodo come debbano formarsi li processi di Nobiltà nel Priorato di Castiglia, dice : "...che chi desidera essere ricevuto in grado di Cavaliere del Priorato suddetto [...] debe indicare li nomi, e cognomi de suoi parenti, cioè del padre, della madre, e degli avi dell’ uno, ed l’altro lato, e donde traggono loro la loro origine per iscritto, che debe lasciare in mano del [...] con quella somma di denaro, che al medesimo Priore, e Capitolo Provinciale sembrerà necessaria per fare queste prove di Nobiltà ..." Nel Compendio del Codice di Rohan, voce "Nobiltà", pag. 99, si dice espressamente: "Il numero de’ quali ascendenti che si devono provare non è uguale in tutte le Lingue: ... Nelle Lingue di Spagna gli ascendenti che si provano in ispecie sono gli avi, ed ave paterni, e materni..." La prova storica dei quattro quarti è stata applicata al ceto di Onore e Devozione sin da quando questo è stato istituito in Spagna. Questo primo ceto della Terza Classe è stato l'unico esistente fino all'introduzione dei Cavalieri di Grazia e Devozione e di Grazia Magistrale nel 1972. In tutte le Regole di Ammissione della Associazione Spagnola (1910, 1913, 1940, 1954 e 1965, quest'ultima attualmente in vigore), si esige la prova di nobiltà dei quattro quarti per l'ingresso in Onore e Devozione.

Sesto.- L'applicazione della "prova inglese" in Spagna costituisce un' aggravante comparativa e un pregiudizio per i Cavalieri di Onore e Devozione che sono entrati in questo ceto dimostrando i loro quattro quarti. Costituisce una lesione ancor maggiore per i diritti e gli interessi dei Cavalieri di Grazia e Devozione che hanno dimostrato il loro primo quarto per accedere a questo ceto e che attualmente vi permangono. Ciò rappresenta un aggravio comparativo per tutti loro. La "prova inglese" dei 300 anni di nobiltà nel primo quarto non ha nessun significato in Spagna ed è carente di merito nobiliare. E' di facile esecuzione per la maggior parte dei Cavalieri di Onore e Devozione e di Grazia e Devozione, ciò che fa diventare non necessaria la prova dei tre quarti restanti per entrare nella Categoria di Onore e Devozione. La "prova inglese" permette un passaggio in massa dei Cavalieri di Grazia e Devozione a quelli di Onore e Devozione. Nel 1994 il marchese di Campo Real, cosciente di questo problema, cercò di elevare i requisiti della "prova inglese" da 300 a 400 e 500 anni ma non ottenne l'approvazione del Sovrano Consiglio. Questa "prova" dagli effetti catastrofici, confonde e degrada le Categorie storiche dell'Ordine, e converte l'Associazione Spagnola in una istituzione di scarsa rilevanza nobiliare.

L'applicazione della "prova inglese" è stata introdotta in Spagna per soddisfare in maniera arbitraria quelle persone che non possono dimostrare i loro quarti e pretendono equipararsi con i Cavalieri che hanno dimostrato i loro quattro quarti. Questa "prova" alimenta la vanità e costituisce un brutto precedente per future incorporazioni nelle altre categorie dell'Ordine, perché nessuno desidererà farne parte.

Settimo.- Con l'applicazione di questa nuova "prova" di ammissione al ceto di Onore e Devozione, il Presidente e la Deputazione dell'Associazione Spagnola si arrogò arbitrariamente e con abuso di diritto la facoltà esclusiva di S.A. Em.ma. il Principe e Gran Maestro di dispensare "motu proprio" le prove di ammissione. L'uso di questa "prova inglese" rappresenta, pertanto, un attacco frontale ai poteri e alle facoltà della nostra suprema Autorità.

Ottavo.- Il carisma e la rilevanza del Sovrano Ordine di Malta si basa su tre pilastri fondamentali: la religiosità, l'assistenza ospedaliera e la nobiltà. Qualsiasi modifica di questi tre pilastri colpirebbe l'equilibrio che si deve mantenere per preservare il carisma storico e genuino dell'Ordine di Malta. Per garantire l'equilibrio di fronte a qualsiasi alterazione di questi tre pilastri fondamentali, l’ordinamento giuridico melitense impone un esigente procedimento formale. L'introduzione di questa "prova inglese" in Spagna ha costituito un elemento di rottura di questa necessaria stabilità e ha causato già danni irreversibili all'identità ancestrale della nostra Istituzione. A rendere la cosa più grave, questa innovazione è stata compiuta mediante una totale omissione del procedimento stabilito.

Nono.- Nel 1993 Don Luis Guillermo de Perinat y Elío, marchese di Campo Real successe al marchese di Sales nella presidenza dell'Associazione Spagnola. Il nuovo Presidente ritornò alla "prova inglese", esigendo una antichità di 500 anni. Tra gli altri cavalieri fu ammesso in Onore e Devozione mediante la "prova inglese", l'attuale presidente eletto, Don Gonzalo Crespí de Valldaura y Bosch-Labrús, conte di Orgaz.

Il Presidente marchese di Campo Real d'accordo con la Deputazione dell'Associazione Spagnola propose -sul finire del suo mandato- il conte di Orgaz come Candidato alla Presidenza. Questa designazione ruppe di forma traumatica la Norma mantenuta dall'Associazione Spagnola dai tempi della sua fondazione nel 1885. A partire da allora tutti i Presidenti sono stati Cavalieri di Onore e Devozione con i loro quattro quarti dimostrati, come esigono le nostre Norme. La decisione del Marchese di Campo Real di proporre un Cavaliere di Onore e Devozione, che aveva solo dimostrato un quarto, che aveva dimostrato solo un quarto, provocò una polemica tra i membri dell'Associazione per via del conflitto esistente tra la "prova inglese" di ammissione e le Norme vigenti.

L'unico fondamento legale per la designazione del Conte di Orgaz come candidato alla Presidenza fu il citato Decreto 5503 del Sovrano Consiglio che, come si è esposto, è invalido per via dei gravi difetti di forma e contenuto. I requisiti richiesti dall'Associazione per esercitare l'incarico di Presidente sono regolati nell'Articolo 15 dei vigenti Statuti, dove viene prescritto che il Presidente sia almeno Cavaliere di Onore e Devozione, in relazione all'Articolo 8 degli stessi Statuti. L'Articolo 8, stabilisce che: " le prove nobiliari richieste per l'ammissione nel ceto dei Cavalieri e Dame di Onore e Devozione e di Grazia e Devozione, sono specificate nelle esistenti regole di ammissione". Gli Articoli 2 e 3 delle vigenti Regole di Ammissione del 1965 obbligano inderogabilmente alla prova dei quattro quarti per l'ingresso di Onore e Devozione.

L'Articolo 15 esclude i Cavalieri di Grazia e Devozione dalla possibilità di essere Presidenti dell'Associazione Spagnola per non aver dimostrato più che un solo quarto. Se l'Articolo 15 esclude dalla Presidenza i Cavalieri di Grazia e Devozione per questa ragione, è evidente che rimangono inabilitati per questo incarico anche quei Cavalieri che già sono stati elevati a Onore e Devozione senza la prova dei quattro quarti richiesti per appartenere a questo ceto. Questa norma è applicabile ai Cavalieri che sono entrati attraverso la "prova inglese" introdotta dal marchese di Sales nel 1991.

Il 6 giugno del 2003, il Candidato conte di Orgaz fu eletto presidente dall'Assemblea Generale.

Il conte di Orgaz è impossibilitato dunque a presiedere l'Associazione Spagnola del Sovrano Ordine di Malta per non riunire nella sua persona i requisiti legali richiesti per detto incarico (Articolo 15 degli Statuti e degli accordi). Lo spirito dell'Articolo 15 dello Statuto e degli accordi pretende di evitare che un Ordine tradizionalmente nobiliare come l'Ordine di Malta sia presieduto da una persona di nobiltà incompleta cioè senza la prova dei quattro quarti. In maniera analoga l'Articolo 13, paragr. 2, della Carta Costituzionale stabilisce che il Gran Maestro e il Luogotenente del Gran Maestro debbano possedere i requisiti di nobiltà prescritti dal ceto di Onore e Devozione, l'Articolo 15 degli Statuti dell'Associazione Spagnola stabilisce che il Presidente e il Vicepresidente debbano riunire i requisiti massimi di nobiltà che si richiedono ai membri della Terza Classe. Per questo motivo, si stabilisce esplicitamente nel menzionato Articolo degli Statuti che il Presidente e Vicepresidente debbano essere per lo meno Cavalieri di Onore e Devozione. Ossia, Cavalieri con i quattro quarti dimostrati. Il Presidente dell'Associazione Spagnola è arbitro e riferimento obbligato di tutti i Cavalieri e rappresenta l'Associazione Spagnola di fronte alla società. Per questo motivo, deve possedere lo stato di nobiltà piena richiesta dalle Norme spagnole. Questo fatto implica necessariamente la dimostrazione della nobiltà dei suoi quattro quarti. Un Presidente dell'Associazione Spagnola che non riunisse nella sua persona queste condizioni di nobiltà, perderebbe sicuramente l'autorità morale di fronte ai Cavalieri, romperebbe la Norma, la tradizione storica, e pregiudicherebbe l'immagine e il prestigio dell'Associazione di fronte alla società spagnola.

Rimane dimostrato in modo lampante che in base all'Articolo 15 degli Statuti, la Presidenza dell'Associazione Spagnola è riservata in esclusiva ai Cavalieri di Onore e Devozione che abbiano dimostrato i loro quattro quarti. E' un requisito sine qua non. Quei Cavalieri che non hanno dimostrato i quattro quarti, quale che sia il loro ceto, non possono accedere a questo incarico. Elevare a Onore e Devozione un Cavaliere -che dovrebbe appartenere alla Categoria di Grazia e Devozione- perché possa diventare Presidente, e ciò mediante una "prova" introdotta in modo illegittimo, presuppone un tradimento alla nostra Storia, una beffa ai nostri Statuti e un imbroglio con apparenza di legalità.

RAGIONI IN DIRITTO

Primo.- Norme applicabili. Le Norme applicabili con la presente richiesta sono: il Codice e la Carta Costituzionale del Sovrano Ordine di Malta; il diritto Canonico, in base all'Articolo 205 del Codice del Sovrano Ordine; gli Statuti del 1973-1995 dell'Associazione Spagnola, approvati dall'Assemblea Generale, dal Gran Maestro e dal Sovrano Consiglio (Roma, il 19 Ottobre 1973, Decreto n. 13594 di Rep. Gen.); le vigenti Regole di Ammissione del 1965, convalidate nell'Articolo 8 dei citati Statuti; il Codice di Rohan e il Compendio delle Materie contenute nel Codice del Sacro Militare Ordine Gerosolimitano de 1783.

Secondo.- Competenza di S. A. Em.ma il Principe e Gran Maestro e del Sovrano Consiglio. La competenza su questa richiesta di revoca del Decreto 5503 del 1991 attiene al S. A. Em.ma il Principe e Gran Maestro e al Sovrano Consiglio per essere gli autori del detto Decreto, in conformità a quanto stabilito nel Canone 1734 § 1 del Codice di Diritto Canonico.

Terzo.- Vulnus al diritto nazionale spagnolo e al diritto melitense. L'introduzione della "prova inglese" è contraria al diritto e alle consuetudini nobiliari dello Stato Spagnolo, dove non esiste il ben che minimo precedente. Vulnera, di conseguenza, il precetto dell'Articolo 34, § 1°, della Carta Costituzionale del Sovrano Ordine.

Quarto.- Vizi di forma nella trasmissione delle proposte di modifica alle prove di nobiltà. Il procedimento di modifica degli Statuti dell'Associazione Spagnola è regolato dall'Articolo 53, che stabilisce: " Le eventuali modifiche dei presenti Statuti possono essere realizzati dall'Assemblea Generale con la maggioranza dei due terzi dei voti. Tali modifiche devono essere approvate dal Gran Maestro e dal Sovrano Consiglio". L'Articolo 33 degli Statuti obbliga a effettuare una convocazione dell'Assemblea Generale con un previo Ordine del Giorno che dovrà contenere, tra i punti da trattare, la modifica degli Statuti. Il Canone 124 § 1 del Codice Canonico stabilisce che "Perché un atto giuridico sia valido, si richiede che sia stato posto in essere da persona dotata di capacità, e che nello stesso tempo sussistano gli elementi che formano questo atto nei sui suoi aspetti principali, così come gli aspetti formali e i requisiti imposti dal diritto per la validità dello stesso." Il marchese di Sales non ha rispettato le formalità stabilite negli Articoli 33 e 53 degli Statuti dell'Associazione Spagnola visto che non convocò l'Assemblea Generale Straordinaria con questo fine concreto e, dunque, veniva meno "di per se" la capacità di proporre al Sovrano Consiglio una modifica dei requisiti nobiliari di ammissione. Il Canone 127 § 1 del Codice Diritto Canonico, recita: "Quando il diritto stabilisce che, per realizzare certi atti, il Superiore necessita il consenso o il consiglio un collegio o gruppo di persone, il collegio o gruppo di persone deve essere convocato a norma del can. 166 (...); per la validità degli atti, è richiesto il consenso della maggioranza assoluta dei presenti (...)." In virtù di quanto precede la richiesta del marchese di Sales al Sovrano Consiglio era viziata da nullità, vizio che riguarda il Decreto 5503, che trova la propria causa in questo ricorso.

Quinto.- Vulnus inferto alle Norme e alle consuetudini nobiliari dell'Associazione Spagnola dal Decreto 5503. Il Decreto 5503 infrange la Tradizione immemorabile dell'Ordine di Malta in Spagna che esige la prova dei quattro quarti per farvi ingresso (Codice di Rohan, Titolo Secondo. Del Ricevimento dei Fratelli. Metodo come debbano formarsi i processi di nobiltà nel Priorato di Castiglia, pag. 62, e Compendio del Codice di Rohan alla voce di nobiltà alla pag. 99). Questo Decreto vulnera inoltre la prova dei quattro quarti che l'Associazione Spagnola applica dalla sua fondazione nel 1885. (Regole di Accesso del 1910, 1913, 1940, 1954 y 1965, quest'ultima in vigore). Vulnera lo spirito dell'Articolo 15 degli Statuti dell'Associazione Spagnola e gli Articoli 2 e 3 delle vigenti Regole di Ammissione del 1965, convalidate dall'Articolo 8 dei citati Statuti.

Sesto.- Validità del Decreto del Sovrano Consiglio 5503 del 1991. Il Canone 126 del Codice del Diritto canonico stabilisce che "E' nullo l'atto posto in essere con ignoranza o per errore quando riguarda ciò che costituisce la sua sostanza o ricade su una condizio sine qua non". Il procedimento stabilito nell'Articolo 53 degli Statuti dell'Associazione Spagnola è obbligatorio e costituisce una condizione necessaria. Il marchese di Sales occultò la omissione delle procedure preliminare e i gravi effetti giuridici che la applicazione in Spagna della "prova inglese" avrebbe implicato e di conseguenza indusse in errore il Sovrano Consiglio. Tale errore non imputabile ha riguardato una condizio sine qua non dell'atto e viziò di nullità il Decreto 5503.

Settimo.- Imprescrittibilità dell'azione. La petizione di revoca del Decreto 5503 del 1991 non è soggetta a prescrizione per non essere niente attribuibile alla nullità dell'atto dal quale trae origine, alla luce del can. 126 del Codice di Diritto Canonico. Il Canone 198 stabilisce che " nessuna prescrizione è valida se non si fonda sulla buona fede..." E' evidente che il marchese di Sales occultò in mala fede al Sovrano Consiglio, nella petizione di Approvazione della "prova inglese", la sua mancanza di qualifica personale, la omissione delle procedure, la violazione del Diritto spagnolo e di quello melitense, la lesione dei diritti e degli interessi dei Cavalieri di Onore e Devozione e di Grazia e Devozione nonché gli effetti giuridici derivanti da detta approvazione.

Ottavo.- Sospensione degli effetti del Decreto 5503. La richiesta di revoca del Decreto 5503 implica la sospensione di tutti i suoi effetti a partire dall'inoltro di questa istanza, in conformità con il Canone 1734, § 1 del Codice di Diritto Canonico. Tra gli effetti che debbono essere sospesi si annovera la ratifica della nomina del Presidente dell'Associazione Spagnola.

Nono.- Prove stabilite dalle norme giuridiche dell'Associazione Spagnola per l’ammissione in Onore e Devozione. Queste prove sono stabilite negli Articoli 2, 3 e 22, c), Modelli 1 e 2, delle vigenti Regole di Ammissione del 1965, convalidate nell'Articolo 8 degli Statuti del 1973-1995. Questi articoli 2 e 3 si sono mantenuti invariati in Tutte le Regole di Ammissione (1910, 1913, 1940, 1954), adottate dall'Associazione Spagnola dal momento della sua costituzione.

Alla luce di quanto esposto,

Chiedo a S. A. EM.MA IL PRINCIPE E IL GRAN MAESTRO E IL SOVRANO CONSIGLIO DEL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA che con siderano presentato questo ricorso vogliano ricevere questo ricorso con le copie e i documenti allegati riguardo allo stesso.

1°.- che si dichiari la nullità ex iure del Decreto 5503 del 1991, con tutto quanto prevede altresì il diritto ne consegue, per essere stato promulgato per errore incolpevole e per essere viziato da nullità, a causa dell'occultamento compiuto dal marchese di Sales, che riguardò la sostanza dell'atto giuridico e ricadeva su una condizione senza la quale l'atto stesso non si sarebbe posto in essere;

2°.- che, per le circostanze esposte, si dichiari nulla ex iura l'applicazione della "prova inglese" nell'Associazione Spagnola, per tutte le ragioni esposte, tenuto altresì conto delle norme giuridiche;

3°.- che dichiarino la mancanza dei requisiti di eleggibilità del Presidente nominato dall'Associazione Spagnola, il conte di Orgaz, per ricoprire questa carica, posto che non è titolare dei requisiti richiesti dalle Norme giuridiche dell'Associazione Spagnola.

E' giustizia ciò che, con il più grande rispetto, chiedo.

Madrid, 17 Giugno 2003.